A Novembre i nostri inviati, Maurizio Misitano (responsabile settore progetti Apurimac) e Giuseppe Chiantera (fotografo) sono partiti in missione per il Kenya. Ecco un pezzo dell’intervista fatta ad uno dei padri di Babadogo, sul progetto di una scuola finanziato da Apurimac Onlus.
Da quanto tempo lavori qui a Babadogo?
Sono arrivato a gennaio dell’anno scorso e lavoro all’interno della scuola ormai da un anno.
Raccontaci qualcosa della scuola.
E’ un progetto cominciato un po’ di anni fa, quando abbiamo preso in consegna la parrocchia dai missionari comboniani.
E’ cominciato come un progetto informale, ma poi si è evoluto: è stata una grande sfida trovare i mezzi e le strutture adatte a ospitare la scuola, in particolare le classi. Per questo, siamo molto grati alla Curia e a Apurimac Onlus che ci hanno aiutato a reperire i fondi.
Attraverso il loro supporto ora disponiamo di grandi classi capienti e ben attrezzate, dove i nostri alunni possono trovare un’ottima qualità di istruzione.
Quanti alunni ci sono nella scuola?
In totale sono 849 bambini. La scuola è costituita da una scuola primaria e un asilo.
So che hai aperto un computer centre quest’anno. Penso sia un’ottima idea.
Sì, è un buon progetto e avrà un grande futuro. Grazie anche ai finanziamenti di Apurimac, stiamo lavorando per migliorare il centro e siamo convinti che avrà grandi prospettive.
Cosa possiamo fare in futuro per migliorare?
Credo ci sia ancora molto da fare insieme. Ad esempio, per quanto riguarda la scuola, ci piacerebbe aprire una biblioteca, ma ancora non abbiamo una stanza così capiente per contenere abbastanza libri. Inoltre, vorremmo avviare dei programmi di informatica per bambini. Per fare ciò, però, ci mancano i fondi per dotarci di computer. Dunque queste sono idee che potrebbero diventare progetti concreti.
Quindi pensi che il settore dell’istruzione dovrebbe essere maggiormente supportato?
Sì, credo che l’istruzione sia un settore fondamentale che può offrire importanti possibilità alla gente di questa regione. In particolare, in quest’area, che è una regione a basso reddito, l’istruzione è la sola speranza di riscatto che la gente possiede.
E’ un settore che non può essere ignorato, perché tutto ciò che si investe nell’istruzione contribuisce ad ampliare gli orizzonti del loro futuro.